Gisella Fadin Craig
I giorni e il cammino
Roma letteraria, Roma, 1913
L’autrice dedica all’oriente una - per altro brevissima - delle 9 sezioni di cui il volume si compone (Splendori d’oriente).
La narrazione si presenta sotto le sembianze di un reportage in forma epistolare e restituisce il racconto del viaggio di istruzione e di piacere effettuato da Gisella Fadin - prima del 1909 - in compagnia di una ragazza tedesca. L’autrice si dilunga molto sui particolari del viaggio di arrivo, ripercorrendone l’intero itinerario sin dalla partenza (da Amburgo), per giungere all’arrivo, attesissimo, al Bosforo. Qui, finalmente, la visita a Costantinopoli e la meraviglia (il sentimento più caratteristico e più ribadito nelle poche pagine di cui si compone la narrazione) per l’architettura araba e, soprattutto, per la religiosità musulmana, «selvaggia», eppure - tanto più - straordinaria. Un sincero atteggiamento di compartecipazione religiosa, combinato al senso di ammirata meraviglia con cui è descritta l’architettura araba, è caratteristico del racconto.
