Giovanni Pascoli
La notte di Natale
Mondadori, Milano, 1967
Dopo la morte del poeta Zanichelli pubblica a metà 1912 una edizione di Poesie varie curata dalla sorella Mariù: questa edizione si apre con l’ode "La notte di Natale" dedicata «ai nostri valorosi soldati e marinai combattenti in Libia» come si legge nella «Nuova Antologia» fasc. 971, 1/06/ 1912. Più esattamente, la dedica recita «Ai marinai e soldati in Tripolitania nel Natale del MCMXI». Scrive Mariù nella Prefazione: «Col suo ultimo lavoro poetico, scritto con tanto amore per la nostra patria, apro il volume. Con ciò ho creduto di far cosa grata a lui e ai nostri soldati e marinai che combattono ancora in Libia. Essi ne ebbero conforto nel Natale! Lessero la dolce ode nelle trincee e passarono la sacra notte ( essi stessi glielo scrissero) proprio come vi è descritta. A me risuona aempre quel verso ch’egli ogni tanto ripeteva sfiorandolo appena con la voce, dandogli una velocità come di ale. «L’Italia! L’Italia che vola! » Oh! il trionfale inno ch’egli già meditava e che gi eroici combattenti attendevano sicuri da lui! Non verrà etc…» ( G. PASCOLI, Poesie, Milano, Mondadori, 1967, vol. II, p.1369-1370)