Il Corriere della Sera
Gino Berri
In automobile nell’oasi
5 febbraio 1912 -Anno 37- Num..36, pp 3
Si tratta del resoconto di un viaggio esplorativo del corrispondente di guerra: Berri racconta l’escursione di una giornata a Tagiura, con il marchese Cattaneo proprietario della portentosa vettura, per visitare la grande moschea e fotografarla. L’automobile è oggetto di grande curiosità da parte di "uomini, bambini e donne" che arrivano di corsa dai campi per osservarla perché "è la prima volta- assicura Berri- che un’automobile passa attraverso l’oasi." Arrivati al forte italiano sulla punta di Tagiura, il giornalista ne loda l’organizzazione "mirabile" e inserisce la nota di colore dei due cani , Mustafà e Donia, che sono cani da guardia e porta –ordini. Poi, il ritorno: "Nell’oasi grande e muta solo si diffonde il pulsare della nostra macchina", segno della modernità italiana, che contrasta con l’arcaismo del lavoro nei campi degli indigeni;"qualche arabo guida a passo lento l’aratro trascinato da un cavallo o da una giovenca; qualche altro, con uncarico sulle spalle si avvia al proprio fonduk; alcune donne chinate a terra strappano verdure".