Il Corriere della Sera
Guglielmo Emanuel
Al campo turco con Enver Bey
Giovedì, 27 giugno 1912 Anno 37- Num. 177, pp 3
L’articolo è a piena pagina. La premessa è che "sinora ci è mancata una storia della guerra libica vista dal campo turco" e di conseguenza, l’intento è quello di offrire degli scorci di guerra dal campo nemico, in polemica con "i pochi corrispondenti europei accolti fra le file ottomane", "sconcia categoria di storici" che si sono abbondantemente ricoperti di discredito "colle propalazioni di tante assurde panzane" e per "l’ostinazione colla quale si accanivano a narrare specialmente quello che essi credevano avvenisse fra le file italiane, tacendo le sole cose che avrebbero potuto raccontare con qualche conoscenza di causa, cioè le vicende del campo turco-arabo", sicché "una complicità di silenzio e di menzogna difendeva il campo turco da ogni indiscreta rivelazione". Il testo prosegue con la trascrizione del racconto di un turco che è stato a Derna per parecchi mesi, nel campo turco, ufficiale dell’esercito ottomano. Significativi i titoli di alcuni paragrafetti, alcuni dei quali appaiono volti a sminuire la tattica e le qualità del nemico: L’ex ufficiale turco; Enver bey deluso; Il generalissimo spara; Dinanzi a Derna; La conquista degli arabi; L’ossessione di prendere la città; Enver bey ferito; La lettera del Gran Senusso…;Per virtù della paga; Losco stato maggiore".