Il Corriere della Sera
Guelfo Civinini
Passeggiate intorno a Tripoli
14 agosto 1912- Anno 37- Num., pp 3
Generica indicazione di data "luglio". Come di consueto Civinini assume un atteggiamento decisamente aggressivo e antiarabo. Partendo dalla evocazione truculenta di un pozzi pieno di cadaveri di bersaglieri, poi spianato e indicato da una croce, ai primi di dicembre del 1911, Civinini fa di quei soldati delle vittime inermi e accusa gli Italiani di Tripoli di averli dimenticati: " sono ancora lì: sono forse i prigionieri inermi massacrati, vi son forse anche fra essi dei crocifissi, degli accecati, dei vituperati: lì, sotto quella rozza croce sperduta in quel gran rigoglio di verde. Chi lo direbbe! Così gioconda è ritornata la vita intorno a quella tomba profonda! Gioconda e obliosa, o caritatevoli dame, che a Tripoli, or è tempo, vi affannavate a preparare feste e balli a beneficio dei poveri piccoli arabi, dei figli di coloro che riempirono questo pozzo ed ora dal campo turco scorrazzano pel deserto spioneggiando e tendendo agguati".