Il Corriere della Sera
Gaetano Mosca
Gli scopi, l'organizzazione e la politica dei Senussi
Martedì 2 gennaio 1912 – Anno 37 – Num.2, pp 1
La prima pagina si presenta con un titolo generale " Una nuova eclissi del nemico- Bu Selm, Bir Akaba e Bir Tobras sgombre"( sottotitolo, " Le incertezze e i pericoli della situazione interna in Turchia"). Sotto questo titolo sono raccolti vari articoli, l'unico dei quali esula dalla semplice cronaca di guerra è quello di Gaetano Mosca. Dopo aver definito le caratteristiche dei marabutti, "eremiti isolati", islamici, "ai quali il popolo attribuisce spesso il dono della profezia", e di alcuni sodalizi religiosi detti in arabo tarique, cioè "vie dell'eterna salute", progressivamente divenuti "centri e strumenti di propaganda anticristiana", Mosca si sofferma a analizzare il fenomeno dei Senussi, il "sodalizio religioso meglio disciplinato" del mondo maomettano, soprattutto perchè essi hanno il loro nucleo più compatto proprio in Libia. Mosca descrive tutta l'organizzazione della "tariqua" senussa, ne indica le principali figure ( lo sceich o superiore, i moquadhem o vicari religiosi, l'oukil o amministratore ecc...) e sottolinea l'importanza dei kuans, una sorta di terziari che hanno ricevuto solo il primo dei quattro gradi di inziazione e continuano a esercitare la propria professione o mestiere e a vivere con la propria famiglia. Data la potenza socio-religiosa ed economica dei Senussi, che hanno il monopolio del commercio nel Sahara tripolino, e la loro forte presenza nelle oasi libiche dove hanno fondato le loro zuaie ( una sorta di convento con annessa scuola coranica), Mosca conclude indicando la necessità dell'adozione di un modus vivendi con i Senussi, per arrivare al quale "saranno necessari da parte nostra molto tatti e una conoscenza squisita della psicologia maomettana, perché bisognerà'salvare molte apparenze'"