La lettura (del Corriere della Sera)
Ada Negri
La Vergine e l'eroe; La Vergine e il Falco
gennaio 1912, pp 18-19
Il "Corriere della sera " del 4 gennaio 1912 segnalava la presenza in questo numero della "Lettura" di due poesie della Negri "di una altissima e fresca ispirazione nobilmente espressa in magnifiche quartine". Nel primo componimento, La Vergine e l'Eroe, la Negri rende omaggio ai soldati morti a Sidi-Messri, caduti "ai piedi del tronco di una palma, fra l'oasi e il mare". La voce narrante è quella della "fidanzata della morte", che dal focolare deserto piange "l'Eroe sepolto tra le sfingi e il mare" e consacra alla sua memoria la propria verginità e la propria vita, "fragile foglia offerta in olocausto a un Dio di guerra".
Nel secondo componimento l'attenzione della Negri si concentra su un particolare aspetto del conflitto libico: l'uso dell'aviazione militare. La voce narrante è sempre una voce femminile, che esalta il coraggio dell'aviatore, che come un falco le ha ghermito il cuore, "eri un'ala, eri un uomo ed eri un Dio". Con grande trasporto emotivo la "vergine" dichiara " Io voglio te, che armi la tua sorte per guerra, e il sol di sfidar sei degno".