Illustrazione italiana
Enrico Corradini
Le quattro soluzioni del problema- La italiana e la turca
1 settembre 1912- Anno XXXIX- Num. 35, pp 216-217
Corradini affronta in termini generali la questione della guerra italo-turca come guerra di civiltà e addirittura di santificazione: " Ora noi con la nostra guerra abbiamo reso all’Europa e al mondo questo servizio: abbiamo gettato, proprio come i nostri proiettori di notte sulle coste libiche, l’ultimo e più potente fascio di luce sopra le condizioni dell’impero turco sui tre continenti, Europa, Africa [sic] ed Asia. Molti sin da quando cominciarono a spingere l’Italia verso la conquista di Tripoli, fra le ragioni che addussero, c’era quella che essa avrebbe ben meritato della civiltà. Io stesso nei miei volumi precedenti, nell’ Ora di Tripoli, nella Conquista di Tripoli, in tutti gli articoli e discorsi, svolsi continuamente questo tema come un leitmotiv, e la democrazia italiana fece altrettanto: la conquista militare fu celebrata, secondo il gergo democratico, come una conquista di civiltà. Ma c’è qualcosa di più solido. L’Italia con la sua guerra in Africa e nell’Egeo illuminando più vastamente e più persistentemente le condizioni dell’impero turco dei tre continenti ha fatto opera utile, se non sarà resa vana, all’Europa e al mondo.[…]L’impero turco si stende […] con un antemurale di sterilità mortifera […]. Se noi abbiamo dato una spinta per accelerare la fime tanto meglio: la storia ce neserberà conto." " Ci sono imprese che hanno un carattere di santità, e sono quelle che iniziano un avvenire. Forse la nostra guerra inizia un nuovo avvenire europeo, dopo quello italiano. E perciò pare a noi che abbia un carattere di santità".