Il Corriere della Sera
Arnaldo Fraccaroli
Nelle soste della guerra a Bengasi
Genialità di risorse- Vita gioconda
Mercoledì, 3 aprile 1912, Anno 37- Num.97, pp 1
Si tratta di un articolo di costume, datato "Bengasi 27 marzo", che, come indica il titolo, racconta ai lettori la vita quotidiana dell’esercito "nelle soste della guerra". Posto nella posizione "di spalla", il testo occupa due colonne della prima pagina e prosegue con una colonna nella seconda; come di consueto, è articolato in brevi paragrafi, "Le piccole vacanze dei soldati"-" Le mense degli ufficiali"-"Cooperative…di consuma"- "Spettacoli teatrali". Colpisce la soluzioni stilistica adottata, per descrivere dei fatterelli quotidiani, giochi, scherzi e risate, spettacolini della banda e così via, di cui si vuole d’altro canto giustificare la spensieratezza con il senso della morte incombente: a ogni episodio comico si combina una pausa di meditazione sull’eroismo in guerra e sulla morte: "Adesso si gioca, si scherza, si ride, fra un’ora può tuonare il cannone. Il tempo acquista in tal modo un valore incalcolabile, dal breve giro di ogni minuto si cerca di spremere una goccia di gioia"; "Il ricordo vivo e palpitante di quelle ore profonde [ della battaglia] si centuplica in questi racconti minuti e frammentari, che si raccolgono girando per gli accampamenti ove i soldati sono tornati alla loro vita […] ridivenuti ragazzi dopo essere stati eroi"; "Alla guerra bisogna bene contentarsi dei divertimenti che si possono trovare! […] ogni domenica i soldati hanno il loro bravo spettacolo teatrale in qualcuno dei reggimenti qui accampati. E ci si diverte come poche volte è possibile divertirsi in un teatro vero". Lo spettacolo o il concerto, inoltre, diventa anche una sfida "impertinente e serena", di "sfrontatezza magnifica", perché, come accaduto in una domenica di fine marzo " "questi soldati che saltavano e cantavano e buffoneggiavano, e i moltissimi altri che guardavano e ridevano supremamente lieti, erano ad appena duecento metri dalle trincee, e guardando verso la linea del Gègel si potevano nettamente vedere le Due Palme dove dieci giorni innanzi questi soldati stessi- gli attori e gli spettatori- avevano fatto strage di mille beduini nella formidabile furia di un attacco alla baionetta che rimarrà storico".L’articolo confluirà nell’istant book di Fraccaroli, In Cirenaica con i soldati ( Treves, 1913), con il titolo Vita eroica e gioconda (pp.19-29).