La lettura (del Corriere della Sera)
Giovanni De Simoni
La Menscìa di Tripoli
novembre 1911, pp 971-974
Reportage dalla Menscìa, "la fortunata regione a boscaglie e giardini". De Simoni descrive la "Menscia", cioè una serie di oasi di lussureggiante vegetazione che separa Tripoli dalla zona sabbiosa, detta Gefara. La regione della Menscia è definita come una "vera selva incantata e benefica" che mitiga il clima e rende piacevole e salubre il soggiorno in quelle terre. In questa regione sorgono anche villaggi come quello di Tagiura, dove si tengono mercati affollati. Il lavoro dei campi è duro, ma soprattutto gli indigeni sono vessati dagli "spietati agenti dell'ingordo governo turco" che lascia all'indigeno solo "il diritto di morire di fame". L'articolo si conclude con l'affermazione che proprio agli italiani, "popolo amico e civile" spetta il compito di intervenire in soccorso di quelle popolazioni in modo da far cessare in Tripolitania la "nefasta ingerenza ottomana".