Il Corriere della Sera
Guelfo Civinini
L’esplorazione dell’oasi di Zanzur affidata alla cavalleria
Ultime scaramucce.
Giovedì, 13 giugno 1912- Anno 37- Num. 163, pp 1
: Come indicato dal sottotitolo “Ultime scaramucce”,l’articolo datato “Tripoli 11 giugno” tratta delle estreme fasi della battaglia di Zanzur, svoltasi due giorni prima rispetto alla data indicata in calce. Questi i titoli dei paragrafi: “Alla collina Putiloff”;”Nuovi cadaveri”; “Nel folto dell’oasi”;”Piccoli scontri”. Una prima parte consiste nella descrizione truculenta dei cadaveri dei nemici che i soldati seppelliscono “gettandoli a mucchi entro grandi fosse”: “ve n’erano degli spaventosi: i proiettili d’artiglieria li avevano addirittura sbranati. Uno era stato decapitato, un altro aveva il torace squarciato come a colpi d’accetta. Alcuni erano caduti uno sull’altro e farmavano già cumuli sordidi di stracci e di putredine”. Nella seconda parte, più ampia, Civinini racconta invece l’esplorazione dell’oasi di Zanzur, fitta di palmeti e di siepi di fichi d’India, la breve scaramuccia nella parte di sud-ovest e il rientro al campo. Ultimo tocco, la comparsa degli aerei e di uno dei due dirigibili, che sempre appaddionano il giornalista: “ Alti sull’oasi un dirigibile e gli aeroplani del capitano De Novellis e del tenente Falchi, di ritorno da Suani-Beni-Aden e Zavia incrociavano bordeggianto e lottando contro la furia delle raffiche"