Il Corriere della Sera
Gino Berri
La rotta del nemico
Le fasi e gli episodi dell’azione
Sabato,15 giugno 1912- Anno 37- Num. 165, pp 1
Si tratta della cronaca della conclusione della battaglia di Lebda, come indicano il titolo generale e i titoletti dei paragrafi: "La ridotta Gazzani";" 45 contro 1000";" Il movimento della controffensiva";"Strage alla baionetta";"Ufficiale turco ucciso;"La sfilata della morte";"Fuga disastrosa";"Seppellendo i morti". Berri tiene un conteggio compiaciuto dei nemici uccisi in ogni fase della battaglia e li raffigura con toni truculenti, da cui è bandita ogni pietà umana: "Gli arabi rotolano giù in fondo al fossato o morti o agonizzanti. Altri rimangono impigliati nel reticolato; raggiunti dalle pallottole cadono rimanendo sospesi sui fili per il barracano o per un braccio o per una gamba in pose orribili"; "Le baionette dei bersaglieri appaiono già tutte insanguinate. Tutti gli arabi che erano nelle buche collegate dal corridoio vi trovano la morte": "Il terreno in pochi minuti è coperto di cadaveri innumerevoli. Qualche baracano si agita, ha dei sussulti: sono i moribondi. Molti dei caduti si tirano sul capo un lembo del loro manto insanguinato e rimangono immobili senza più vedere quella grande scena di terrore";"Non si farà a tempo a seppellire tutti quei cadaveri disseminati per la brulla pianura. E poi vi sono quelli caduti sotto le ridotte, quelli dell’oasi e poi di tratto in tratto altri se ne scoprono". Su questa sfilata di morte termina l’articolo, che peraltro raggiunge il suo punto di più bassa propaganda nella descrizione irridente di un giovane ufficiale turco ucciso, le cui azioni, peraltro, dalla scelta della prima linea a quella di continuare a combattere anche ferito, stanno a testimoniare un grande coraggio, non riconosciuto minimamente dal giornalista che fa di questo morto un manichino effeminato: "Egli vestiva una attillata uniforme, scarpe eleganti con fettucce di seta, gambali verniciati, camicia di seta, aveva una boccetta di profumo avvolta in un fazzoletto ricamato. In un taschino teneva uno spazzolino pei baffi e il ritratto d’una giovane donna all’aspetto europea".
