Il Corriere della Sera
Massimo Bontempelli
24 novembre 1911, pp 3
L’autore parte dalla constatazione che, in piena guerra, il commercio librario e la letteratura tutta sono nella crisi più assoluta, opinione per altro ben diffusa tra gli addetti ai lavori. Tale constatazione e la guerra nel suo insieme sono occasione per dimostrare la vanità della letteratura del tempo, di cui il pubblico dimostra di poter tranquillamente fare a meno, proprio perché vana.
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