Il Corriere della Sera
Arnaldo Fraccaroli
Due magnifiche giornate degli alpini e degli ascari a Derna
Mercoledì, 16 ottobre 1912- Anno 37- Num.288, pp 3
Firmati i preliminari di pace il giorno prima ( la prima pagina infatti titola “La pace italo-turca. L’accordo preliminare firmato ieri a Ouchy”), l’interesse dei lettori è guidato da Fraccaroli dalle ultime scaramucce verso il futuro della colonia, con particolare riguardo alla Cirenaica, “sterminata regione coltivabile la quale non chiede che di essere coltivata”. La colonizzazione italiana è descritta dal giornalista con toni epici e quasi miracolistici: “In cinque giorni le nuove posizioni da noi occupate sull’altipiano occidentale di Derna hanno completamente cambiato fisionomia”: si aprono nuove strade e “sulla nuova conquista la nostra padronanza si afferma assoluta”. Il giornalista, comunque, non può tacere i rischi ancora insormontabili connessi ad una penetrazione verso l’interno, rischi evidenziati dalla marcia della brigata Salsa oltre il Bu-Msafer, a otto chilometri ad ovest di Derna, conclusasi con un ripiegamento per “non mutare l’ardimento in temerarietà” data la vicinanza del nemico in armi e la sproporzione di forze. Peraltro, la parte più vivace dell’articolo è proprio la descrizione dello scontro fra i battaglioni “Edolo”, “Ivrea”, “Fenestrette” e “Abruzzo” del I reggimento alpini e un battaglione di ascari con il nemico.