Gli Annali dell'Africa Italiana
Lector
La strada della vittoria
, pp 179-203
L’articolo esalta i provvedimenti di politica stradale e viaria attuati dal Fascismo nei territori coloniali, quale riproposizione in Africa dell’antico modello romano che faceva di Roma il caput viarum della latinità. La costruzione delle strade è visto come uno dei principali mezzi di civilizzazione messi a disposizione di quelle terre normalmente abbandonate e abbrutite. In particolare si riassumono qui i contenuti dei due volumi del professore e ingegnere Attilio Arcangeli e del tenete colonnello Guido Battaglini sulla camionale Massaua-Nefasit-Decamerè, considerata un risultato prodigioso dell’ingegneria moderna, tanto da essere chiamata la Strada della Vittoria, compiuta in soli sette mesi e inaugurata il 28 ottobre 1935. L’articolo è corredato da documentazione fotografica.