Illustrazione italiana
G. Castellini
Tripoli d'Occidente
17 settembre 1911 Anno XXXVIII-Num.38, pp 294-295
È un "bozzetto" sull’attesa da parte degli italiani già emigrati a Tripoli dell’arrivo delle "navi d’Italia": "Durante la vigilia lunga, i giovinetti, figli dei nostri coloni, passeggiano per le vie, col nastro delle navi nostre sul cappello e francamente vi dicono:- Siamo qui in attesa dell’occupazione….". I due punti su cui si ribatte sono: la presenza di coloni italiani e il retaggio di Roma, da rivendicare con orgoglio. "Decisamente occorre che la forza nuova d’Italia risusciti nei Turchi il ricordo di Roma, oggi coperto di spregio. Come terminare il vagabondaggio per le vie di Tripoli, senza fermarsi un istante dinanzi all’arco di Marco Aurelio?" ; " Ogni sera e ogni mattina […] il colono d’Italia sale sulle banchine del porto e guarda lontano […] verso le sponde antiche del Lazio […]. Guarda e attende; e spera a ogni crepuscolo di vedere apparire il fumo, e poi le ciminiere sottili, e poi i profili delle navi d’Italia, e infine sulle alte murate di bordo la patria che viene".L’articolo è illustrato da tre foto: "L’arco di Marco Aurelio"; "Luna beduina"; "La Dogana e il molo di Tripoli".
La guerra alla Turchia sarà dichiarata alle ore 14,30 del 29 settembre 1911.