La Voce
La Voce
Perché non si deve andare a Tripoli. II
Anno III, n.35, 31 agosto 1911, pp 639-640
Seconda parte dell'articolo firmato da Salvemini, apparso ne La Voce del 17 agosto 1911. Continua la critica alle posizioni nazionaliste citando, a sostegno dell'opposizione all'intervento militare in Cirenaica, la relazione della commissione Ito della quale è riportato un lungo passo in cui si fa riferimento all'esiguo numero di pozzi presenti sul territorio e all'impossibilità di qualsiasi intervento idraulico volto a migliorare l'irrigazione. Viene poi citata una lettera del prof. Gregory, capo della spedizione, in cui paragona i territori di Dalmazia e Cirenaica simili dal punto di vista geologico ma differentemente gestiti dal punto di vista politico. Il secondo paragrafo è dedicato alla messa in discussione dell'autorevolezza delle fonti classiche alle quali si appellavano i nazionalisti per dimostrare che il territorio della Cirenaica era ricco e fertile mentre il terzo e ultimo paragrafo affronta la questione da un punto di vista politico-economico per concludere che il fallimento della "penetrazione pacifica" Italiana in Cirenaica è stato il frutto di un difetto tipicamente Italiano, il volersi arricchire con la protezione statale: "la penetrazione militare non è che il protezionismo che chiede nuovo terreno di dazi".